In riferimento all’articolo di oggi pubblicato sulla Gazzetta dello Sport, a firma Stefano Cieri, riferito ad una intervista del Presidente Sig. Claudio Lotito, l’AIACS – Assoagenti si vede costretta a replicare alle inesattezze scaturite dalle parole del Presidente Lotito. È inesatto affermare che “…questi signori tra l’altro non essendo tesserati, non sono neppure assoggettabili alla Giustizia Sportiva”. A tal proposito l’art. 9 del Regolamento Procuratori Sportivi così disciplina “Per la violazione da parte dei Procuratori Sportivi del presente Regolamento e per l’inosservanza delle norme federali…è competente a giudicare in primo grado la Commissione Procuratori Sportivi…il procedimento è regolato da apposito Regolamento adottato dalla Commissione Procuratori Sportivi” ed ancora “Le sanzioni disciplinari irrogate ai Procuratori Sportivi sono comunicate dalla FIGC alla FIFA ai fini della loro estensione a livello internazionale”. È altresì inesatto affermare “Nell’ultimo accordo collettivo abbiamo inserito una norma, non coercitiva, che indica al 3% delle compravendite l’importo delle commissioni”. Tale affermazione ha una contraddizione in termini. Il fatto che trattasi di norma non coercitiva, conferma che il senso impresso alla stessa dal Regolamento è solo ed esclusivamente di indicazione da seguire in caso di mancato accordo tra le parti. Rimane dunque la libertà dei Procuratori, delle società e dei calciatori di definire tra loro l’importo delle Commissioni. L’AIACS – Assoagenti accoglie con favore il riferimento fatto nell’intervista alle nuove riforme. Il Presidente Lotito è ben a conoscenza di quanto la nostra Associazione si sia sempre messa a disposizione della FIGC per aprire un tavolo di confronto onde evidenziare a correggere possibili criticità presenti nel Regolamento, intenzione espressa anche recentemente con una richiesta  ufficiale inviata al Presidente della FIGC, Sig. Tavecchio, della quale ancor oggi, dopo mesi, si attende riscontro.